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coronavirus

 

BIELLA 13-11-2020 Critica posizione

 

del Pd Biella e del segretario Rita De Lima. Questo il suo pensiero: " Quando insipienza, incapacità amministrava e propaganda politica intrisa di razzismo vengono mescolate insieme dalla classe dirigente che ci siamo trovati in dote dopo l'ultima tornata elettorale, a Biella come in Regione, l'unica possibilità è quella di appellarsi ad una buona stella.  In provincia il numero dei contagiati fa ogni giorno un balzo in avanti, un'impennata dovuta certamente a molte concause: sottovalutazione, irresponsabilità, tamponi inesistenti, medicina territoriale che non funziona come dovrebbe. Cosa succede se si lasciano sguarniti i territori? Semplice, la gente va in ospedale. E ora il "Degli Infermi" esplode. Letteralmente. Da quando il Piemonte è stato inserito in fascia rossa assistiamo a situazioni paradossali, al limite del ridicolo, se la gravità della situazione non ci imponesse di mantenere un contegno,perchè non c'è nulla da ridere!. La giunta Cirio, a Torino, e il sindaco Corradino, a Biella, sembrano non capire, non vedere la gravità della situazione. O, più probabilmente, fingono. Forse a loro fa comodo così. Ma a noi no. La loro incapacità ci riporta faccia a faccia con i problemi causati dalla pandemia, senza che loro facessero nulla, assolutamente nulla, se non additare altri, scaricando su quelli ogni responsabilità. Salvo poi riuscire nell'impresa più insulsa e dannosa che si possa immaginare: quella di non accettare medici e personale sanitario straniero a supporto di chi, oggi, si sta dannando l'anima con turni massacranti per sopperire alle loro deficienze, nel tentativo di impedire che la barca affondi con tutto l'equipaggio a bordo.  Completamente inascoltate le reiterate sollecitazioni partite, a livello locale e regionale, dai banchi del Partito Democratico, dell'opposizione tutta, ma anche dal mondo sindacale e dal Terzo settore. La malagestione è esplosa in tutta la sua virulenza. Si diceva poc'anzi, servono medici, infermieri, OSS ma il bando regionale recita "non si  accettano stranieri". Allora ci chiediamo quale sia la ratio. È mai possibile che anche nel mezzo di una pandemia globale si possa essere così stoltamente razzisti? Molte e molti sanitari stranieri hanno studiato e si sono formati in Italia. Pur di non reclutarli, cosa si fa? Si chiede aiuto a medici e infermieri delle Ong. Nel corso della prima ondata Covid abbiamo  osannato, giustamente, i medici arrivati da Cuba, dalla Cina, eccetera e ora che siamo di nuovo nell'empasse più totale ci permettiamo il lusso di fare i distinguo? Follia. Pura follia. Negli ospedali, la ricerca di nuovi medici, infermieri e oss ha fatto sì che le case di riposo si siano viste diminuire il personale. A Biella, la Vialarda - come altre realtà private accreditate - a fronte di un aumento delle quote corrisposte, metterà a disposizione della sanità pubblica una quarantina di posti letto, che probabilmente  si esauriranno nel giro di pochi giorni, perché arriveranno pazienti da tutto il Piemonte. Ad oggi, non esiste ancora un protocollo di cure domiciliari, 

Come pensiamo di poter far fronte alla situazione?
Anche questa seconda ondata Covid ha messo in luce le lacune del sistema sanitario rispetto alla necessità di rifondare un'attività territoriale di prossimità, di vicinanza: molti degli accessi registrati in ospedale avrebbero potuto essere evitati se ci fosse stata un'attenta e puntuale visita a domicilio, con cure adeguate. Insomma, il quadro è questo: devastante. Se a tutto questo sommiamo l'emergenza economico-sociale, abbiamo il polso completo della situazione. Ma Cirio e Corradino cosa fanno, quali risposte forniscono? Nessuna, tanto per loro scaricare ogni responsabilità sul governo è la strada più semplice, sempre in discesa. Attenzione, però, perché questo scaricabarile, a ben vedere, equivale ad alzare le mani e issare bandiera bianca".

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