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biella tam vision

BIELLA 09-05-2022 Anche Laura Pausini sentirà “Il mare sulla pelle”. Con tre parole i ragazzi dell’ITS
TAM di Biella, l’istituto tecnico superiore dedicato al tessile abbigliamento e moda, hanno immaginato e poi
realizzato 12 capi in “SeaCell”, lo speciale filato ottenuto dalle alghe del Mare del Nord, collaborando con una
piccola azienda artigiana, Tabinotabi, che ha le vetrine del suo punto vendita sotto il Ponte di Rialto a Venezia.
I capi sono stati donati alla superstar di Eurovision nel pomeriggio di domenica 8 maggio durante l’anteprima
alla Reggia di Venaria andata in onda su RaiPlay. L’esperienza è stata possibile grazie all’interessamento
dell’assessore regionale Elena Chiorino e del presidente Alberto Cirio: una delegazione, formata dalla stilista
veneziana Alessandra Defranza con alcuni degli studenti coinvolti (Martina Capponi, Camilla Guarnieri, Fabiana
Nisi e Nicola Redavid) accompagnati da Giovanna Calogero, ha portato a Torino una selezione della capsule
collection che era stata presentata all’ultima edizione di Filo, nel febbraio scorso.
Ora la scommessa è quella di vedere sfilare la cantante durante il contest con gli abiti made in Biella, mentre il
governatore Cirio e l’assessore Chiorino hanno potuto indossare a loro volta una giacca e un lungo spolverino
ricevuti in dono nella stessa giornata dagli studenti.
Il mare sulla pelle è un progetto extracurricolare inserito nell’iniziativa Upskill Venezia, realizzato con il sostegno
delle Università Ca’ Foscari e IUAV e con il patrocinio di Confindustria Venezia e di Camera di Commercio
di Venezia Rovigo.
Inutile dire che in questa attività, mirata a creare un prodotto di qualità, i giovani aspiranti designer ci hanno
messo cuore e professionalità e il risultato parla da sé. La linea di abbigliamento è 100% compostabile, adatta
a tutte le stagioni, e coniuga estetica e vestibilità con i valori legati alla sostenibilità ambientale. Con attività di
ricerca e sperimentazione su tessuti e filati in puro SeaCell o in mista con la lana, in quattro mesi sono stati
progettati, prototipati e realizzati 12 capi tutti naturali, dai bottoni in legno e in madreperla alle cuciture eseguite
con fili di Lyocell (fibra estratta dalla cellulosa della pianta di eucalipto) che, come dice il nome in etichetta,
portano a chi li indossa “il mare sulla pelle”.

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