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cota roberto

Gettare benzina sul fuoco, di solito, è molto pericoloso. L’ ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato è benzina su un fuoco (ovviamente quello rappresentato dalla guerra Russia-Ucraina) già di per sé molto difficile da tenere sotto controllo. Se andiamo a ripercorrere la storia della NATO degli ultimi vent'anni, vediamo come buona parte dei territori che erano in precedenza sotto l'influenza sovietica, progressivamente, si sono ritrovati dall'altra parte. Nessuno vuole giustificare Putin, ma la Russia è stata politicamente accerchiata (tra l'altro spinta tra le braccia della Cina). In questo contesto, la mossa della NATO di allargarsi ulteriormente, togliendo anche il cuscinetto dei paesi che sono sempre stati neutrali, non è certo distensiva, soprattutto nel momento di massima tensione. Erdogan ha annunciato di volersi mettere di traverso. Forse è anche un modo per riacquisire centralità in vista delle prossime elezioni in Turchia del 2023 che lo riguarderanno. Il fatto è che il ruolo del mediatore non dovrebbe giocarlo Erdogan. Draghi ha un'esperienza ed un’autorevolezza indiscusse a livello mondiale. Potrebbe usarle di più in questo contesto.

Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 


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