1

ospedale biella

 

BIELLA 06-06-2022 Implementare l’utilizzo della telemedicina in alcuni dei servizi territoriali e domiciliari dell’ASL di Biella: questo lo scopo del percorso di formazione-intervento attivato dall’Azienda Sanitaria con il supporto di CERISMAS (Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario) dell'Università Cattolica di Milano. Il progetto "Riprogettare i processi dell'assistenza territoriale attraverso la telemedicina: strumenti di analisi e soluzioni progettuali” prevedeva una serie di incontri, iniziati nel 2020 e terminati nelle scorse settimane, con il coinvolgimento dei professionisti dell’ASLBI (dirigenti, medici specialisti e infermieri) e di un Medico di Medicina Generale per tre macro servizi: Televisita per persone diabetiche a domicilio, Telemedicina per la Casa Circondariale, Telemedicina e Cure Palliative.

Già prima dell'emergenza Covid, l’ASL aveva chiesto il supporto metodologico di CERISMAS per definire, insieme al Distretto di Biella e alla Formazione e Sviluppo Risorse Umane, un percorso multiprofessionale finalizzato all’implementazione futura della telemedicina nei servizi territoriali e domiciliari, a favore di assistiti e operatori stessi in ottica di perfezionamento delle modalità di assistenza.
Il gruppo di lavoro composto da diverse figure professionali ha così condotto la progettazione e la preparazione dell’integrazione sperimentale di tre percorsi di telemedicina: uno dedicato alle cure domiciliari per pazienti diabetici, uno per i pazienti diabetici presso la Casa Circondariale e uno sulle cure palliative simultanee per pazienti oncologici.
Il progetto, iniziato nell’ottobre 2020 con il workshop di avvio e la presentazione agli stakeholder interni ed esterni (per esempio consorzi socioassistenziali, rappresentanti dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta), ha impegnato il gruppo di lavoro in diversi incontri a distanza, anche lungo il 2021, e in approfondimenti individuali e in gruppo tra un incontro e l’altro, terminando nella primavera 2022 con gli ultimi due incontri online e il workshop finale in presenza.

Durante il workshop finale del progetto, svoltosi nell'Aula Monte Mucrone dell’Ospedale di Biella, i partecipanti ai gruppi di lavoro, supportati da Antonella Cifalinò di CERISMAS, hanno illustrato l'evoluzione del percorso di formazione-intervento sulla telemedicina, delineato gli scenari attuali e quelli previsti con l'introduzione di tale modalità, oltre a presentare i risultati dell'analisi, finalizzata a un'eventuale implementazione di televisite, teleconsulti e telecollaborazioni per alcune attività specifiche.

Per quanto riguarda la parte di competenza della S.S. Formazione e Sviluppo Risorse Umane dell’ASLBI, l’iniziativa è stata curata dal Responsabile Vincenzo Alastra e da Francesca Menegon.

 

Barbara Bragante, Direttore di Distretto e Referente Aziendale per la Telemedicina, commenta la valenza del progetto e, nel complesso, dell’implementazione della medicina a distanza. «La telemedicina è un’occasione di sviluppo da non perdere – sottolinea Bragante – L’ASL di Biella si è attivata da tempo per un’efficace integrazione tra Ospedale e territorio e, attraverso le nuove tecnologie previste dalla medicina a distanza, potrà essere a fianco dei pazienti più fragili anche a domicilio. La recente pandemia ci ha dimostrato quanto sia importante essere pronti ad accogliere le innovazioni e a svilupparle sul territorio. Il progetto avviato con il supporto di CERISMAS si inserisce proprio in questo contesto, per una corretta e tempestiva preparazione dei nostri operatori in vista delle prossime sfide a beneficio della popolazione biellese».

Televisita per persone diabetiche a domicilio
Tale ambito del progetto è stato dedicato alle persone diabetiche con età superiore ai 65 anni, in terapia con insulina e in condizioni di fragilità sociale e familiare, con difficoltà di trasporto in ospedale, al fine di garantire loro visite periodiche attraverso la costruzione di un “ambulatorio virtuale”. Ambulatorio che da una parte vede l’utilizzo di strumenti telematici (PC portatile e dispositivo per la lettura e registrazione dei valori glicemici) e dall’altra, la presenza dell’infermiere di famiglia e comunità accanto alla persona assistita durante la televisita per creare un “ponte” con il diabetologo in ospedale. L’infermiere prepara la persona alla televisita organizzando le informazioni necessarie alla stessa e la supporta durante il collegamento video con lo specialista, a cui può partecipare anche il Medico di Medicina Generale del paziente.

I benefici di questa modalità sono l’esecuzione della visita specialistica eseguita in sicurezza senza la necessità di doversi recare in ospedale, la presenza di un infermiere di riferimento accanto alla persona assistita, la possibilità di riconciliazioni terapeutiche immediate e di interventi di monitoraggio delle condizioni generali e di educazione terapeutica da parte dell’infermiere nel tempo.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.