
VERCELLI 19-06-2022 Parte dalla Valsessera il servizio di telemedicina che Asl Vercelli ha predisposto per far fronte al
minor numero di medici di base sul territorio e che consente ai cittadini dei piccoli paesi di
minimizzare gli spostamenti per andare dal proprio medico di fiducia.
Il Servizio, ha come punto di riferimento la Casa della Salute di Coggiola, che ospita gli ambulatori
dei medici di base che aderiscono alla sperimentazione, la dottoressa Rosella Giuliani e il dottor
Hamid Ghannadzadeh, oltre ad una serie di altre attività che spaziano dai prelievi ad alcune
tipologie di visite specialistiche.
A Portula, uno dei paesi dell’alta valle a 15 minuti di auto, in un locale messo a disposizione dalla
farmacia Tallia, l’infermiera di famiglia e comunità Giuseppina Di Biase incontra i pazienti che
vogliono collegarsi con il proprio medico di base per una visita e fa da interfaccia per tutti gli altri
servizi disponibili e con il personale a Coggiola, contribuendo a creare una rete assistenziale, ma
anche basata sul rapporto umano e la conoscenza personale, molto utile soprattutto per le persone
anziane e fragili.
Ma questo è solo il primo passo, a breve il servizio di telemedicina sarà ampliato rendendo possibili
anche le visite specialistiche e di refertazione in valle, utilizzando per i collegamenti la Casa della
Salute a Coggiola, senza dover raggiungere gli ospedali di Borgosesia o di Vercelli.
«Asl Vercelli è la prima in Piemonte a strutturare questa attività, che partendo dalla Valsessera sarà
presto proposta anche in altre valli come la Val Semenza e la Val Mastallone – spiegano il Direttore
Generale dell’Asl Eva Colombo e il Direttore del Distretto Germano Giordano – Il nostro
obiettivo è non lasciare mai sole le persone, mettendo a disposizione un’offerta sanitaria basata su
tecnologie avanzate e sempre più vicine alle esigenze del paziente. Nei luoghi più decentrati la
Telemedicina rappresenta un supporto fondamentale per la gestione delle fragilità, delle cronicità e
anche delle emergenze, perché consente un monitoraggio tempestivo e continuativo della persona».
Il servizio è stato progettato coinvolgendo i sindaci del territorio che a più riprese avevano
segnalato il tema della riduzione del numero dei medici di base. «Sono contento che la
sperimentazione parta dalla Valsessera – dice il sindaco di Portula Fabrizio Calcia Ros – questo
servizio viene incontro alle esigenze dei cittadini, anche se auspico che col tempo possa aumentare
nuovamente il numero di medici di famiglia. I cittadini di Portula, già prima del lancio ufficiale
della telemedicina, hanno iniziato ad utilizzarla recandosi in farmacia e collegandosi con il supporto
dell’infermiera di famiglia, utilissima soprattutto per le persone anziane a cui il servizio deve essere
spiegato».


