1

 

ospedale biella

BIELLA 17-07-2022 Con il contributo dell’Associazione Amici dell’Ospedale la Struttura Complessa di Medicina Interna oggi ha la possibilità di avvalersi di un nuovo uno strumento che pochi centri in Italia hanno e che consente di effettuare un esame molto particolare, l’elastografia epatica: simile come modalità di esecuzione all’ecografia ma più approfondita e in grado in molti casi di sostituirsi alla biopsia del fegato. Un dono nel segno dell’innovazione, perché permetterà ai professionisti di ampliare la gamma di applicazioni diagnostiche, e anche della continuità con il passato: un primo FibroScan era stato acquisito nel marzo del 2010 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (FCRB), che con lungimiranza aveva creduto e finanziato questo investimento nell’ambito della diagnosi avanzata del fegato in particolare per i pazienti affetti da epatite C.

Con il primo dispositivo, donato da FCRB, è stato possibile curare e guarire più di 700 per dodici anni biellesi dall’epatite C senza sottoporli a biopsia: un valore aggiunto non solo in termini di prestazioni invasive evitate, ma soprattutto in relazione ai benefici per la qualità di vita dei pazienti seguiti nel corso del tempo con monitoraggi periodici.

Che cos’è un’elastografia epatica? E’ un esame che dà la misura obiettiva e affidabile della fibrosi, che equivale a una misura del danno consolidato nel fegato, evitando ulteriori procedure come la biopsia, che sarebbe più impegnativo e doloroso per i pazienti ripetere in tempi ravvicinati. L’esame con il FibroScan può essere ripetuto perché rapido ed innocuo ed consente, durante il controllo di effettuare contestualmente la visita, l’ecografia ed l’elastografia epatica, a vantaggio del benessere del paziente. Peculiarità che pochi centri in Italia possono vantare.

Attualmente il campo di applicazione si è ampliato sostanzialmente a tutte le patologie epatiche: malattie autoimmuni, epatopatie alcoliche, cirrosi, ecc. L'esame si utilizza non solo per la diagnosi ma anche per il controllo nel tempo dell'andamento della malattia.

Con il tempo questa tecnologia si è evoluta: il nuovo FibroScan, del valore commerciale di circa 130mila euro, permette ora non solo la misura della "fibrosi" (gravità della malattia) epatica, ma anche la misura della "steatosi" epatica cioè dell'accumulo di grasso questo ha portato ad un ampliamento del campo di applicazione praticamente a tutte le patologie epatiche, sia nelle patologie da abuso di alcolici, sia nelle forme metaboliche come il diabete, le dislipidemie, il sovrappeso, portando ospedale di Biella ad allinearsi con i centri epatologici più avanzati a livello nazionale.

Con questo intervento, l'Associazione Amici dell'Ospedale ha permesso di dare continuità al livello tecnologico di questa diagnostica, acquisendo uno di questi apparecchi di ultima generazione, e contribuendo per buona parte della somma necessaria all’acquisto.

L’ASLBI insieme al reparto di Medicina Interna ha contribuito per circa il 40% grazie ad una somma ricevuta lo scorso anno, a seguito della vincita di un premio conferito ad un progetto che era stato candidato al concorso “Fellow-ship Italia 2021”. Il progetto multidisciplinare era stato realizzato in équipe dai professionisti dall’Ambulatorio Epatologico, del Serd e dell’Istituto Penitenziario di Biella.

Attualmente l’esame viene richiesto e prescritto dal medico specialista che fa la visita. In futuro si sta valutando anche di organizzare degli open day per i cittadini biellesi, al fine di individuare i soggetti asintomatici con patologie del fegato, ossia ancora allo stadio iniziale, in quanto il fegato è un organo che nelle prime fasi di malattia non manifesta sintomi evidenti.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.