BIELLA 25-01-2023 Sono trascorsi 28 anni da quando, il 25 gennaio 1995, Mauro Valentini insieme agli altri soci fondatori (Lauro Bigliocca, Franco Gambarova, Gregorio Moro, Claudio Pace, Rosario Santoro ed Enrico Scaramuzzi) inaugurava a Biella la Sezione Provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro
i Tumori.
L’obiettivo, fin da subito, fu quello di realizzare un’associazione che potesse contare sulla forza e la
stabilità di un Ente con radici nazionali e che potesse rappresentare per i Biellesi un forte punto di
riferimento e di sostegno per la lotta contro i tumori.
Nella prima sede di Via Belletti Bona, LILT Biella cresce e si struttura ampliando i servizi di
prevenzione e diagnosi precoce e, con il vicino Hospice, cura e assiste i malati oncologici in fase
avanzata di malattia offrendo supporto anche alle loro famiglie.
Una crescita inarrestabile che ha portato alla costruzione della nuova sede in via Ivrea 22 e al
trasferimento a Spazio LILT a metà del 2016.
Negli ultimi 5 anni, infatti, i numeri degli accessi ai servizi di prevenzione primaria, secondaria,
terziaria e all’Hospice sono passati dai 5.800 del 2017 (primo anno di attività a Spazio LILT) agli
11.500 del 2022.
In particolare nel 2022 sono aumentate le visite di prevenzione “di genere” presso l’Ambulatorio
Urologico (+45 rispetto al 2021) e Ginecologico (+381), le indagini per la diagnosi precoce di lesioni
cancerose o precancerose delle prime vie aeree (Ambulatorio Otorinolaringoiatrico: +27) e gli
esami colonscopici (+38) ed ecografici (+341).
In aumento gli accessi dell’Ambulatorio Fisiatrico che si rivolge a pazienti oncologici e persone
guarite per il recupero totale o parziale di quelle funzioni compromesse in seguito a interventi
chirurgici e terapie farmacologiche (+10).
Sempre in crescita anche l’attività delle palestre, in particolare con l’Esercizio Fisico Adattato
(+231).
L’Hospice, situato oggi al terzo piano dell’Ospedale di Biella e gestito grazie ad una convenzione con
l’ASL BI, nel corso del 2022 ha registrato 196 ricoveri con un lieve incremento rispetto ai 177 del
2021.
Rispetto agli anni precedenti, il 2022 ha dovuto fare i conti con le problematiche legate alla
reperibilità dei medici: i sistemi sanitari di quasi tutta Europa stanno vivendo infatti un periodo
molto complesso dopo essere stati messi fortemente sotto stress dalla pandemia di Coronavirus.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un report pubblicato lo scorso settembre ha evidenziato
la situazione d’emergenza in molti paesi europei e ha sottolineato l’esigenza di riforme strutturali.
Questi tre anni di costante emergenza hanno messo a dura prova medici e infermieri costringendoli
a turni sfiancanti, portandoli in una potenziale situazione di forte stress lavorativo e aumentando
notevolmente le dimissioni volontarie e le richieste di pensione anticipata.
Una vera crisi strutturale che riguarda non solo gli ospedali e la Medicina d’Urgenza, ma tutto il
settore, e che è stata causata da un’errata programmazione che provocherà nei prossimi anni
un’ulteriore carenza di medici in tutte le specializzazioni.
Questa situazione coinvolge inevitabilmente anche gli ambulatori di Spazio LILT: “Proprio per la
difficoltà a reperire personale medico - commenta la Presidente Rita Levis - non riusciamo a trovare
una figura che possa sostituire uno dei nostri dermatologici che all’inizio del 2022 è andato in
pensione. Da mesi siamo alla ricerca di uno specialista!
E aggiunge: “Ci siamo trovati inevitabilmente costretti a ridurre la disponibilità dell’Ambulatorio
Dermatologico provocando, me ne rendo conto, notevoli disagi in tutti coloro che desiderano
effettuare una visita e ne siamo molto dispiaciuti. È nostra intenzione tornare il prima possibile alla
normalità.”
L’aumento delle richieste è dovuto anche allo stop diagnostico provocato dal Covid-19 e che oggi
si tenta di recuperare.
La riorganizzazione sanitaria e il blocco delle attività, volti a limitare la diffusione della pandemia da
COVID-19, hanno avuto infatti un forte impatto sulle nuove diagnosi di tumore in generale in tutto
il mondo e, in particolare, in quelle oggetto di screening.
Come conseguenza, nella prima fase pandemica, si è osservato un calo delle diagnosi e, per molte
sedi tumorali, ciò ha causato uno salto da forme precoci verso quelle più avanzate.
Secondo il Rapporto Airtum 2022 sui numeri del cancro pubblicato nel mese di dicembre, in Italia
la stima dei nuovi casi di tumore sono 390.700 (205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne). Erano
376.600 (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) nel 2020.
Queste stime invitano sempre di più a rafforzare le azioni per contrastare il ritardo diagnostico e
per favorire la prevenzione secondaria e soprattutto primaria, tramite il controllo dei fattori di
rischio a partire dal fumo di tabacco, dall’obesità, dalla scarsa attività fisica, dall’abuso di bevande
alcoliche e dalla necessità di favorire le vaccinazioni contro le infezioni note per causare il cancro
(Epatite C e Papilloma Virus).
L’obiettivo nel 2023 non sarà solo quello di recuperare i ritardi indotti dalla pandemia, ma ottenere
su tutto il territorio italiano livelli di copertura ottimali, perchè più saranno elevati, maggiore sarà
la possibilità di fare diagnosi precoce.
LILT Biella sarà ancora più determinata a diffondere nel Biellese l’importante messaggio della
prevenzione promuovendo le campagne di sensibilizzazione e attivando nuove iniziative che, come
fatto nel 2022 con il Progetto Prevenzione Donna e il Progetto Prevenzione Uomo, contribuiscono
ad avvicinare sempre più persone alla realtà dell’Associazione e alle visite di prevenzione
effettuate presso gli ambulatori di Spazio LILT.
Investire sulla propria salute e su quella degli altri grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce,
significa investire su un futuro in cui il cancro sia sempre più curabile.


